Gentile, suicidio è comoda via d'uscita
(ANSA) - TRIESTE, 31 AGO - "Chiederemo alla Procura, se non archivia prima, di accedere all'intero fascicolo per poter vedere, ad esempio, le foto del cadavere, quelle scattate in fase di autopsia e nel momento del ritrovamento del corpo, i vetrini". Lo ha anticipato l'avvocato Nicodemo Gentile, che assiste Sergio Resinovich, fratello di Liliana, la donna scomparsa il 14 dicembre scorso da Trieste e il cui corpo è stato trovato il 5 gennaio in un boschetto, poco distante da casa.
In una intervista al quotidiano Il Piccolo - che oggi torna sul caso con due pagine - il legale conferma che sarà nominato consulente di parte il prof. Vittorio Fineschi, titolare della cattedra di Medicina legale alla Sapienza, che affiancherà Alberto Furlanetto. I due periti inizieranno a valutare gli elementi che emergono dalla bozza diffusa finora dai colleghi nominati dalla Procura, per poi esprimere osservazioni.
Da sempre convinto che Liliana sia stata uccisa - come invece ipotizzato nella bozza della perizia della Procura - l'avv.
Gentile sottolinea "il massimo rispetto per il lavoro della Procura" precisando che "non ci sono due squadre in campo, quella che propende per il suicidio e quella per l'omicidio", ma segnala che "l'archiviazione per suicidio sarebbe una comoda via d'uscita". Una soluzione che "non farebbe tanto un dispetto alla famiglia, quanto al percorso della giustizia". (ANSA).