Ambiente: rete Regione-istituzioni per contrasto reati

Friuli Venezia Giulia

Roberti, risorse riguarderanno soprattutto transizione ecologica

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(ANSA) - TRIESTE, 11 APR - Per i controlli sui reati di carattere ambientale, mai sufficienti, bisogna fare rete fra le istituzioni, stringendo accordi come quello che la Regione ha recentemente siglato con la Guardia di Finanza per monitorare le realtà che vogliono usufruire dei fondi del Piano nazionale di riprese e resilienza. È strategico da una parte comprendere come cogliere al meglio le occasioni garantite dal Pnrr e dall'altra impedire che i malintenzionati possano approfittare di questi finanziamenti. Lo ha detto l'assessore a Sicurezza e Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, che oggi all'Università di Trieste ha preso parte alla presentazione del Rapporto Ecomafia 2021, organizzata da Legambiente e dal Dip.
    Scienze giuridiche, del linguaggio, dell'interpretazione e della traduzione dell'ateneo giuliano.
    Per Roberti, il Covid-19 non ha portato a un calo dei reati così come non ha frenato le attività illegali delle organizzazioni malavitose che hanno invece spostato le loro attenzioni verso settori più convenienti.
    L'esponente della Giunta ha sottolineato che oggi stiamo vivendo un periodo irripetibile, contraddistinto dalla possibilità di realizzare un straordinario rilancio della nostra economia grazie alle ingenti risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che riguarderanno in particolare la transizione ecologica.
    L'assessore ha sostenuto che questi anni hanno visto le forze dell'ordine impegnate in una moltitudine di attività di controllo, comprese quelle legate alla diffusione del Coronavirus, mentre il numero del personale della Pubblica amministrazione è in costante diminuzione. (ANSA).
   

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