Pensioni: Spi-Cgil, giù addizionali comuni su redditi bassi

Friuli Venezia Giulia

Treu, inflazione 5 punti in più di rivalutazione delle pensioni

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(ANSA) - TRIESTE, 09 APR - Diminuire o quantomeno congelare le addizionali locali sull'Irpef per tutelare le fasce a reddito basso e medio basso dalla inflazione e in particolare dal caro energia. Lo chiede lo Spi Cgil Fvg con un appello alla Regione e agli enti locali.
    Per il segretario Fvg Roberto Treu, "il dato nazionale è passato dal 5,7% di febbraio al 6,7% di marzo, e in Fvg l'inflazione è più alta, con province come Trieste che si attestano sui valori medi più alti in Italia". Il differenziale è già di 5 punti, "servono misure di sostegno subito, in particolare a sostegno dei redditi bassi e medio bassi" visto che "solo sulle utenze è prevedibile un aggravio di spesa di mille euro l'anno". Occorre dunque che le utility, controllate dagli enti locali, destinino "parte dei propri cospicui utili per una politica di riduzione dei costi".
    Secondo Treu, la rimodulazione dell'Irpef in seguito alla riforma approvata dal Governo non porterà in Fvg significativi benefici ai pensionati: i risparmi fiscali "non superano i 200 euro" e, "per la maggior parte dei pensionati a reddito basso e medio basso si tratta di poche decine di euro". La proposta dello Spi: "l'istituzione di un fondo a sostegno della riduzione delle addizionali dei Comuni, concentrata sui redditi più bassi". Gli enti locali "possono definire nuove aliquote anche oltre il termine del 31 marzo, nel caso in cui non abbiano già approvato i bilanci". Treu rivendica la necessità di ricostituire, «quantomeno a beneficio dei nuclei monoparentali con reddito fino a 10 mila euro», il fondo sociale istituito nel 2017 per l'abbattimento degli affitti Ater. (ANSA).
   

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