Filo stendibiancheria tagliato, al via il processo

Friuli Venezia Giulia

Denunciato dalla vicina, 63enne accusato di 'danneggiamento'

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(ANSA) - MILANO, 07 APR - Un processo per un filo per stendere la biancheria tagliato, dopo le classiche discussioni tra vicini, rinviato a maggio per ascoltare pure una decina di testimoni. Si è aperto ieri al Tribunale di Trieste e vede imputato un uomo di 63 anni, residente nel Milanese e con domicilio nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, accusato di danneggiamento, ma al quale è stata contestata anche l'aggravante di aver reso "inservibile una cosa mobile altrui, esposta per necessità, consuetudine e destinazione alla pubblica fede". Contestazione che ha portato alla competenza del tribunale e non del giudice di pace.
    Come si legge nell'imputazione formulata dalla Procura, il condomino di una palazzina a Trieste, difeso dai legali Ida Altavilla e Emanuela Viganò del Foro di Milano, in tre occasioni, tra novembre 2020 e marzo 2021, avrebbe tagliato "la corda stendibiancheria" che una sua vicina, che abita nello stesso piano, aveva agganciato "tra la ringhiera" della sua finestra e quella "del balcone" di un'altra condomina. In un caso, dopo averla tranciata, lui l'aveva consegnata nelle mani della donna "intimandole di non riposizionarla" più lì. Lei ha sporto denuncia ai carabinieri raccontando che, a detta del vicino, non aveva alcun "permesso per installare" quella corda e "tanto meno di invadere il suo spazio aereo".
    Una questione che avrebbe potuto finire davanti al giudice di pace. La Procura ha emesso, però, un decreto di citazione diretta a giudizio per danneggiamento aggravato e si è arrivati così al processo iniziato ieri (giudice Enzo Truncellito) e rinviato al 18 maggio per ascoltare 10 testi (3 del pm e 7 della difesa). (ANSA).
   

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