Regeni: Accorsi, devolvo ricavi mio libro a spese giustizia

Friuli Venezia Giulia

'Sua famiglia sostiene alti costi, è giusto dar loro contributo'

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(ANSA) - FIRENZE, 06 APR - Una targhetta gialla, con scritto 'verità per Giulio Regeni', spiega che i proventi del volume saranno donati alla famiglia del giovane ricercatore ucciso in Egitto, così Stefano Accorsi, attore e direttore artistico della Fondazione Teatro della Toscana, ha deciso dove destinare ricavi ottenuti col libro autobiografico sulla sua carriera. "Per questa morte ancora non c'è stata giustizia - ha detto Accorsi presentando il volume alla libreria Feltrinelli Red di Firenze - La verità la si conosce chiaramente, ma il problema è la giustizia. C'è una famiglia che non demorde, assistita da un avvocato che non molla e lo fa gratuitamente".
    "Tuttavia - prosegue l'attore - acquisire gli atti costa, spostarsi dal Friuli per seguire i processi a Roma costa, la giustizia ha un prezzo e mi sembra giusto dare un contributo a questa famiglia che continua a lottare non solo per sé, ma per tutti noi perché un cittadino italiano, è stato rapito, torturato e ucciso in un Paese straniero e mi sembrava che sostenere questa loro lotta per la giustizia fosse un modo per sostenere una causa che appartiene e tutti noi".
    Il volume propone il racconto della carriera dell'attore corredato da foto raccolte coinvolgendo oltre 50 fotografi e attingendo dall'archivio di famiglia.
    "L'idea del libro - ha detto Accorsi - è raccontare il dietro le quinte dei set e di alcuni film, le cose meno note, cercando materiale fotografico inedito e raccontando aneddoti. L'idea era nata così, poi da cosa è nata cosa. E' diventato il racconto di un'intera attività, è diventato il racconto della parte privata di un percorso pubblico". (ANSA).
   

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