L'ha ottenuta una start-up di Trieste, la Dronus
(ANSA) - TRIESTE, 24 MAR - Via libera all'impiego di droni per progetti di smart city, di sorveglianza e di pubblica sicurezza in parchi, aree urbane e altre zone abitate, nonché di operazioni di monitoraggio su siti industriali, mentre sono in corso le normali attività quotidiane. E' la certificazione ottenuta, per la prima volta in Italia, da un drone, il K250 di Dronus di Treiste, start-up fondata nel 2018 e primo player in Italia nella produzione di droni industriali. Il K250 è, al momento, l'unico modello nel nostro Paese ad avere ottenuto dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) il Report di verifica del design (Dvr) che ne attesta l'inoffensività.
Il riconoscimento è valido nei 27 Paesi dell'Ue e in Islanda, Liechtenstein, Svizzera e Norvegia e ne fa il primo, e al momento unico, drone a poter essere utilizzato da un operatore per voli oltre la linea di vista del pilota (Bvlos) in aree popolate.
"Il riconoscimento ottenuto - ha detto Marco Ballerini, Ad e fondatore di Dronus - ci pone in una condizione di indubbio vantaggio competitivo. Il report di verifica del design per il nostro K250 è infatti il risultato di una collaborazione con Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) ed è la riprova del contributo che stiamo fornendo alla definizione degli standard di un settore ancora giovane e con grandi prospettive".
Proprio in forza di questa cooperazione l'Agenzia europea per la sicurezza aerea ha invitato l'azienda a partecipare al workshop Certification and design verification report, che si terrà nell'ambito della High level conference on drones organizzata da Easa ad Amsterdam il 29 e 30 marzo prossimi".
L'attuale Regolamento Europeo sui droni, che contempla un periodo di transizione recentemente prorogato fino al 31 dicembre 2023, non consente ad alcun tipo di drone di volare in aree dove si trovano persone non coinvolte nelle operazioni di volo. (ANSA).