Ieri sera in Duomo Udine e in chiesa greco-ortodossa Trieste
(ANSA) - UDINE, 06 MAR - Una corale preghiera per invocare la pace in Ucraina e dire no alla guerra in ogni sua forma si è levata ieri sera dal Friuli Venezia Giulia, tra Udine e Trieste, ma anche in diversi centri sparsi sul territorio regionale, dove il momento di riflessione ha accompagnato la gara di solidarietà delle comunità locali per dare aiuti e accoglienza alle popolazioni colpite dal conflitto e alle migliaia di profughi in fuga.
Nella cattedrale di Udine, la veglia organizzata dalla Pastorale giovanile diocesana e presieduta dall'arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha riunito diverse centinaia di persone, soprattutto giovani, e una delegazione della comunità ucraina residente in Friuli. A fare da "fil rouge" all'incontro è stata una copia dell'icona della Madonna del Don, esposta durante la veglia, la cui storia è legata alla ritirata degli alpini dalla campagna di Russia nel 1943 e che accomuna nella devozione Ucraina, Russia e Italia. "I problemi tra Russia e Ucraina, e non solo tra questi due Paesi, sono molti e sono molto complessi - ha ammonito Mazzocato nella sua omelia -, ma la guerra non è mai una soluzione. Quando avvertiamo nel nostro cuore la tensione tra il bene e il male facendo vincere la tensione al bene la guerra non potrà mai verificarsi".
Preghiera ecumenica per la pace ieri anche nella chiesa greco ortodossa di San Nicolò a Trieste, dove su invito dell'archimandrita della chiesa greco-ortodossa, padre Gregorio Miliaris, si sono dati appuntamento i fedeli cristiani delle diverse confessioni presenti nel capoluogo regionale. Cattolici, ortodossi, protestanti si sono ritrovati per testimoniare in molte lingue il "no alla guerra" di una città storicamente posta all'incrocio tra culture e religioni diverse. Accanto all'archimandrita anche don Valerio Muschi, per la Chiesa cattolica, il pastore Michele Gaudio della Chiesa avventista, il pastore Peter Ciaccio delle Chiese valdese e metodista, padre Rasko Radovic della Chiesa serbo ortodossa, Tommaso Bianchi per il Gruppo ecumenico interconfessionale di Trieste. (ANSA).