Finte vaccinazioni: pm chiede oltre nove anni per Petrillo

Friuli Venezia Giulia

Ha agito con 'sistematicità e reiterazione, in Friuli e Veneto'

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(ANSA) - TRIESTE, 08 FEB - Ha agito con "sistematicità e reiterazione, in Friuli e poi anche in Veneto". E, una volta scoperta, non ha mai dato una spiegazione e neppure chiesto scusa. Sono le ragioni per cui il procuratore aggiunto di Udine, Claudia Danelon, ha chiesto la condanna a 9 anni e 6 mesi per Emanuela Petrillo, l'ex assistente sanitaria di Spresiano (Treviso), accusata di avere finto di iniettare i vaccini a centinaia di bimbi, tra 2009 e 2017. Lo riporta il sito del Messaggero Veneto. L'udienza è in corso davanti al tribunale collegiale di Udine presieduto da Paolo Milocco.
    La Petrillo, che, difesa dall'avvocato Paolo Salandin, non si è mai presentata in aula, è accusata di peculato, omissione d'atti d'ufficio e falso, in relazione alle sedute vaccinali effettuate al distretto di Codroipo, e a San Daniele e Udine, dal 2009 al 2015, e all'Ulss 2 di Treviso, dove si trasferì e lavorò fino al giugno 2017, quando fu denunciata e licenziata per giusta causa.
    Lo scorso autunno Petrillo è stata condannata dalla Corte dei conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, al pagamento di 550 mila euro a favore dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc). La Procura aveva stimato un danno erariale per oltre 660 mila euro, poiché sulla sanità regionale sono gravati i costi di "una complessa attività rimediale, sostanzialmente finalizzata all'esecuzione di nuove somministrazioni vaccinali nei confronti della popolazione infantile ritenuta interessata dal disservizio". (ANSA).
   

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