Da oggi a Trieste. Aprono Molinari e Massolo
(ANSA) - TRIESTE, 02 SET - Al via oggi a Trieste l'8/a edizione di Link Festival del giornalismo e dei nuovi media: l'appuntamento si rinnova fino a domenica nella Fincantieri Newsroom di Piazza Unità, "con 80 grandi voci del nostro tempo per una full immersion che guarda al mondo che verrà e alla ripresa sostenibile".
Nell'anteprima di oggi, ricordano i promotori, si parlerà di Afghanistan con il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, e il presidente di Ispi e Fincantieri, Giampiero Massolo, in un dialogo moderato dal giornalista Omar Monestier: un'occasione per dimostrare come il giornalismo possa farsi "testimone della storia", tema del Premio che sarà conferito a Molinari.
Dell'emergenza umanitaria in Afghanistan si parlerà anche con i vertici Unicef, il direttore generale Unicef Italia Paolo Rozera e il portavoce Andrea Iacomini.
Dello sviluppo sostenibile parleranno al festival l'agroeconomista Andrea Segrè, di imminente uscita per Edizioni Ambiente con "... e poi? Scrivere il futuro" e la divulgatrice scientifica Eliana Liotta insieme al responsabile di Pianeta 2021 Rcs Edoardo Vigna. Sul piano scientifico, delle strategie per uscire dalla pandemia dialogheranno domani a Link Festival il virologo Giorgio Palù, Presidente dell'Aifa o e lo scienziato Mauro Giacca, membro di Academy of Medical Science e Professore al King's College di Londra. Di televisione ed eduteinment converseranno Alberto Matano e Serena Bortone, coordinati dalla giornalista Maria Volpe.
E sui temi più attuali interverranno Federica Sciarelli, Giovanna Botteri, Gerardo Greco, la direttrice di Radio1 Simona Sala, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, le voci di Radio1 Rai Massimo Cirri e Luca Bottura. Spazio anche alla "sostenibilità" in scena con l'artista e doppiatore Luca Ward, gli attori Lino Guanciale e Valentina Romani che in anteprima parleranno della terza serie della fiction "La porta rossa" che si gira questi giorni a Trieste. La parità di genere come 'bussola' attraverso l'adesione alla campagna "No woman no panel", senza donne non se ne parla. (ANSA).