Flex: lavoratori in piazza a Trieste, salvaguardare impianto

Friuli Venezia Giulia

Sindacati,100 posti a rischio. Rosolen, a breve tavolo al Mise

(ANSA) - TRIESTE, 14 MAG - Diverse decine di lavoratori della Flex di Trieste - "tra le 250 e le 300 persone", secondo gli organizzatori - sono scese in piazza a Trieste, davanti alla sede della Regione Friuli Venezia Giulia, per chiedere "salvaguardia e incentivazione del patrimonio tecnologico industriale" e "difesa occupazionale". Un'istanza che i lavoratori e sindacati chiedono di far propria alla Regione, affinché si attivi per una riconvocazione "quanto prima" del tavolo al Mise.
    Una piazza "non rumorosa ma colorata di bandiere sindacali", come l'hanno definita gli organizzatori, Fim, Fiom, Uilm e Usb.
    La protesta è nata a seguito di "un impoverimento dei carichi di lavoro" notato nel sito produttivo locale "a favore dell'impianto romeno di Flextronics". "Secondo l'azienda - hanno riferito i sindacati prima della manifestazione - non c'è più lavoro per il 15-20%" degli addetti". Su circa 600 persone, sono i calcoli delle sigle, a rischiare il posto sono "oltre 100".
    "Il Mise - ha sottolineato oggi il segretario della Uilm di Trieste, Antonio Rodà - ha gli strumenti per poter gestire" la situazione "e aiutare le aziende nei piani di sviluppo. Al momento noi intravediamo un lento declino, una sempre più spinta delocalizzazione e l'assenza di sviluppo di un centro che inizialmente era stato presentato come un centro di eccellenza".
    Una delegazione è stata ricevuta dall'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen: "Come comunicato dal ministro Giancarlo Giorgetti al governatore Fedriga - ha riferito l'assessore - a breve verrà convocato un tavolo al dicastero dello Sviluppo economico sulla crisi della Flex al quale, alla presenza delle Istituzioni, verranno chiamati a un confronto l'azienda e la parte sindacale". "Siamo soddisfatti che la piazza abbia fatto accelerare i tempi della politica", ha concluso Rodà. (ANSA).
   

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