Urgente proroga ammortizzatori e blocco licenziamenti
(ANSA) - TRIESTE, 16 FEB - "I posti a rischio in Friuli Venezia Giulia? Difficile dare numeri, soprattutto di fronte all'incertezza dell'evoluzione degli scenari sanitari. Se però la situazione restasse quella attuale - con le restrizioni in turismo, spettacolo, vaste aree del commercio e servizi all'impresa - i contraccolpi rischiano di essere pesantissimi: non meno di 15 mila lavoratori a rischio". Lo sostiene il segretario Cgil Fvg Villiam Pezzetta, anche sul possibile aggravarsi della pandemia e il record a fine 2020 nel ricorso agli ammortizzatori, con 94 milioni di ore tra cig, straordinaria in deroga e fondi di solidarietà. Senza contare gli ammortizzatori artigiani gestiti dall'Ebiart, che ad agosto interessavano oltre 30mila lavoratori, con quasi 20 milioni di ulteriori ore autorizzate".
Quasi tutte le ore di cassa autorizzate riguardano il periodo marzo-dicembre, richieste per Covid, pari a una media di quasi 10milioni di ore autorizzate mensilmente (superiore di 4 volte ai picchi storici pre-Covid), con valori ancora altissimi anche a fine 2020. "A dicembre - spiega Pezzetta - l'Inps ha autorizzato 4,5 milioni di ore".
La Cgil dunque "rinnova con forza l'appello all'esecutivo e a tutte le forze politiche sulla proroga degli ammortizzatori e del blocco dei licenziamenti" segnalando la crisi nei settori turismo e spettacoli. In un "quadro come questo è semplicemente impensabile confermare il 31 marzo come termine per il blocco dei licenziamenti" e occorre "accelerare la presentazione e il varo del Recovery plan". Un appello che la Cgil fa anche a livello regionale, sottolineando "il pesante ritardo di un confronto sulla regia complessiva degli interventi, al di là di tavoli specifici come quello sul ddl SviluppoImpresa". (ANSA).