Approvato lo statuto all'unanimità
(ANSA) - TOLMEZZO, 12 NOV - I sindaci dei comuni della Carnia hanno approvato all'unanimità lo statuto della Comunità di Montagna della Carnia, nel corso della prima assemblea del nuovo ente che giuridicamente dal 1 gennaio 2021 succederà all'Uti.
All'assemblea, presieduta di diritto da Francesco Brollo quale sindaco del comune più popoloso, Tolmezzo, e svoltasi in modalità "ibrida" con alcuni sindaci in presenza, altri in videoconferenza, ha preso parte anche l'assessore regionale alle autonomie locali Pierpaolo Roberti.
"Su 28 comuni della Carnia, lo statuto aveva ottenuto l'approvazione nel 100% dei comuni dove è stata portata in votazione, ad esclusione del comune di Paularo. Di 27 comuni che hanno approvato lo statuto, 18 Consigli comunali lo hanno fatto all'unanimità. In particolare si sono registrati sommando tutte le votazioni: 269 consiglieri comunali che hanno espresso voto favorevoli (93% dei presenti), 8 contrari, 12 astenuti, ha spiegato Brollo secondo il quale adesso "cominciamo a guardare al futuro, con l'obiettivo di realizzare, per l'estate del prossimo anno un piano di sviluppo della Carnia, che possiamo chiamare Carnia-2030, attraverso la chiamata al contributo di tutti coloro che hanno un contributo in idee e progetti da portare al tavolo. Il primo passaggio coinvolgerà i sindaci, quindi i portatori di interesse. Al progetto abbiamo cominciato a lavorare con una Cabina di regia che coinvolge gli enti della Carnia e che si estenderà nei prossimi mesi a tutte le realtà rilevanti".
Nel corso del suo intervento l'assessore Roberti ha ricordato che "quella della Carnia è la prima Comunità ad approvare lo statuto. Quando la Regione ha disegnato la Comunità di montagna ha stabilito che l'obbligatorietà fosse prevista esclusivamente per la gestione di funzioni di carattere montano. Nulla vieta che sia possibile inserire alcune funzioni di carattere prettamente comunale perché è evidente che in un territorio costituito da piccoli comuni c'è una carenza cronica di personale che rende difficile l'erogazione di alcuni servizi".
L'assessore ha poi ricordato che "nella montagna non sono mancate le risorse, ma un'idea di sviluppo condiviso" annunciando che "stiamo lavorando anche nella legge di Stabilità per dare un ulteriore segnale alla montagna, perché crediamo al valore aggiunto che questo territorio può dare a tutto il Friuli Venezia Giulia: l'attenzione è tra l'altro stata dimostrata - ha concluso l'assessore - con le due recenti leggi approvate dal Consiglio, quella sul sistema integrato e quella sulle derivazioni idroelettriche". (ANSA).
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