Recovery Fund: Confcooperative Fvg, spazio anche per servizi

Friuli Venezia Giulia

(ANSA) - TRIESTE, 06 OTT - Nel pieno della pandemìa, il Friuli VG è, insieme con il Trentino Alto Adige, l'unica regione italiana dove il numero delle cooperative mostra una variazione in positivo. Nel corso dei primi due quadrimestri del 2020, la riduzione delle nuove cooperative nate, infatti, è stata del 33,5 per cento su scala nazionale. Ma, per Daniele Castagnaviz, presidente di Confcooperative Fvg, "l'impatto vero della pandemìa si vedrà nel corso dell'autunno. Infatti, c'è il rischio che alcune realtà non reggano se l'atteso "rimbalzo" dell'economia dovesse tardare o se ci dovesse essere un secondo confinamento". E' per questo che all'Assemblea nazionale, svoltasi in remoto, con i 21 delegati del Fvg riuniti a Codroipo in collegamento con il premier Giuseppe Conte, sono stati chiesti fondi del Recovery Fund anche per i servizi.
    Per Castagnaviz questo settore "rappresenta il 70 per cento del Pil ed è quello che è stato maggiormente colpito durante il confinamento. I soldi del recovery fund, dunque, vanno destinati prioritariamente al sostegno degli investimenti rilanciando il modello d'industria 4.0".
    Il segretario generale, Nicola Galluà, propone che "gli aiuti agli investimenti siano estesi anche ai settori scoperti dagli attuali interventi settoriali e che necessitano di un forte rinnovamento. Servono inoltre risorse straordinarie per il sostegno alla promozione delle filiere manifatturiere e delle filiere e cluster agroalimentari". Oltre che digitalizzazione, informatizzazione, e-commerce. (ANSA).
   

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