Celebrato a Trieste 246/o anniversario fondazione Corpo
(ANSA) - TRIESTE, 23 GIU - Attenzione ai fenomeni illeciti in ambito socio-sanitario, il pericolo di infiltrazioni mafiose.
Sono le caratteristiche dell' ultimo anno di attività della GdF Fvg, espresse dal comandante, Gen Piero Iovino, in un'intervista all'ANSA, in occasione del 246/o anniversario dalla fondazione del Corpo celebrato oggi a Trieste.
L'emergenza coronavirus, ha spiegato Iovino, "ha imposto, anche in Friuli Venezia Giulia, un celere adeguamento in funzione dell'esigenza di sostenere l'economia sana del Paese e attenuare la situazione di oggettiva difficoltà in cui tutt'ora versano cittadini, imprese, categorie professionali, famiglie".
Per quanto riguarda i beni non sicuri immessi in commercio, "sono state sequestrate circa 900.000 mascherine di varie tipologie, perché non conformi alla normativa di settore, e requisiti 21.000 litri di gel disinfettante oltre a centinaia di nebulizzatori, privi di proprietà antisettiche".
Gli imprenditori evidenziano rischi di infiltrazioni mafiose, favorite dalla crisi di liquidità connessa alla emergenza COVID-19. E' un allarme fondato? "Il rischio è concreto. Ma proseguono senza sosta le attività investigative nei confronti delle organizzazioni criminali e quelle al contrasto dei più gravi reati economico-finanziari, con i connessi risvolti in materia di riciclaggio". Tuttavia, è "indubitabile che la malavita organizzata potrebbe dare avvio allo 'shopping' di attività commerciali, attraverso dei prestanome, per rilevare ristoranti, bar, alberghi". Il Fvg potrebbe diventare una terra "di conquista per le mafie". (ANSA).