Coronavirus: Trieste, domenica da città fantasma e con bora

Friuli Venezia Giulia
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Tranne pochissime persone, con negozi chiusi capoluogo deserto

(ANSA) - TRIESTE, 22 MAR - Una città fantasma. E' la sensazione che ha dato questa domenica Trieste, con tutte le serrande abbassate e sferzata dalla bora, tornata a soffiare dopo tempo. Deserta piazza Unità d'Italia, che fino a ieri era stata sempre vivificata da qualche passante nonostante le misure restrittive, non fosse altro che perché è il centro della città nonché sede del Comune. Nessuno nemmeno in tutto il centro e nelle periferie, anche nei quartieri più popolosi. La città se la sono divisa quelle pochissime persone che hanno portato fuori il cane e coloro costretti a uscire per lavoro. Oggi è stata la prima domenica anche con i negozi alimentari chiusi, in ottemperanza all'ultima ordinanza del Governatore Fedriga, che dà un ulteriore giro di vite alla possibilità di circolare.
    Nemmeno la corsetta intorno al proprio palazzo è consentita. E con tutti i negozi chiusi, e perfino il lungomare e la pineta di Barcola, tradizionale luogo di ritrovo dei triestini, i cittadini sono rimasti rintanati in casa. (ANSA).
   

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