Docente ateneo Udine incrocia nuovi dati, vittime furono 560mila
(ANSA) - TRIESTE, 4 GEN - Sono 650mila i morti italiani stimati durante la Prima guerra mondiale: un dato a cui si giunse subito dopo il conflitto, quasi mai messo in discussione.
Ma, secondo uno studio di Alessio Fornasin, docente di Demografia all'Università di Udine, al lavoro su nuove fonti, il numero di vittime potrebbe essere inferiore di 90mila unità.
Il dato sulla mortalità dei prigionieri italiani - riportano Messaggero Veneto e La Stampa - fu stimato dalla Commissione d'inchiesta nominata dopo il conflitto in 100mila. Ma, comparando i dati raccolti nel 1926 con indagini sui ruoli matricolari, Fornasin è giunto al dato di 50mila. Il docente ha poi confrontato le cifre ufficiali del numero complessivo di morti con l'Albo d'oro dei caduti in guerra, che riporta un totale di 529 mila morti o dispersi fino al 31 dicembre 1920. A essi il demografo propone di aggiungere una stima di 30 mila unità, comprendente coloro che vennero esclusi o omessi dall'Albo. Nel complesso i morti italiani sarebbero stati 560mila. (ANSA).