Studio, "il gentil sesso recupera però più rapidamente"
(ANSA) - BOLZANO, 02 GEN - Il "raffreddore maschile" non è potenzialmente letale, come temono alcuni uomini colpiti da mal di gola, tosse e febbre, semplicemente perché non esiste. A sfatare il mito ben radicato che i mali di stagione siano più pesanti per i maschi che per le donne ci ha pensato uno studio scientifico pubblicato sul "Journal of Psychosomatic Research".
Secondo i ricercatori di Innsbruck, "il concetto di 'raffreddore maschile' dovrebbe essere scartato". Gli uomini non hanno sintomi peggiori delle donne, il gentil sesso recupera però più rapidamente. Di certo il maschio si lamenta di più, ma questo aspetto non è stato analizzato dagli studiosi.
"Nonostante la convinzione ben presente nella cultura pop, i dati empirici sulle differenze specifiche di genere sono scarsi", scrivono gli scienziati guidati da David Riedl del dipartimento universitario di Psichiatria II e Daniel Dejaco del dipartimento universitario di Otorinolaringoiatria dell'Università di Medicina di Innsbruck, come riporta l'Apa.
Nel loro studio, i ricercatori hanno osservato il decorso dei sintomi di 113 persone con sintomi influenzali nei primi otto giorni dopo l'infezione. Il 56% dei partecipanti era di sesso femminile e l'età media del gruppo era di 41 anni. I sintomi sono stati valutati sia soggettivamente (autovalutazione da parte dei pazienti) sia oggettivamente (valutazione da parte di un medico).
Lo studio non ha riscontrato "alcuna differenza significativa" tra uomini e donne per quanto riguarda i sintomi oggettivi all'inizio della malattia, come naso chiuso o che cola, mal di testa, brividi o mancanza di sonno. Tuttavia, si è registrato "un recupero significativamente più rapido nelle donne", sia in termini di gravità dei sintomi valutati dal medico che di quelli riferiti dal paziente. I ricercatori citano l'interazione degli ormoni sessuali con il sistema immunitario come possibile causa di questo fenomeno.
Studi precedenti hanno dimostrato che le donne sono in grado di produrre meglio gli anticorpi, il che aumenta l'attività immunitaria e quindi una difesa più rapida ed efficace contro le infezioni. Gli autori dello studio sottolineano anche il fatto che gli uomini hanno maggiori probabilità di essere esaminati e trattati in modo più approfondito rispetto alle donne a parità di gravità dei sintomi. Uno studio basato sulla popolazione del 2019 in Danimarca ha dimostrato che quasi tre malattie su quattro vengono diagnosticate più tardi nelle donne rispetto agli uomini.
Ai maschi non resta altro che prenderne atto: il raffreddore non fa distinzioni tra i generi. (ANSA).