Chiesto alla Provincia un piano industriale
(ANSA) - BOLZANO, 05 OTT - "La pandemia, la crisi energetica e quella delle materie prime hanno posto in evidenza la necessità di riportare in Europa produzioni industriali strategiche. Il ruolo dell'Alto Adige in Europa deve essere quello di puntare su un'industria altamente innovativa e intelligente mettendo al centro la qualità e non la quantità.
Questo crea benessere e rende attrattivo il nostro territorio", ribadiscono in un documento comune presentato dai segretari generali delle organizzazioni sindacali e dai vertici di Assoimprenditori. Si è svolta alla Microgate Srl di Bolzano una conferenza stampa congiunta indetta dalle organizzazioni sindacali ASGB, CGIL/AGB, SGBCISL e UIL-SGK insieme ad Assoimprenditori Alto Adige.
Insieme, rappresentanti di imprese e lavoratori hanno chiesto alla Provincia "un piano industriale che ad oggi non esiste e che riconosca il contributo fondamentale che arriva da questo settore, salvaguardi i suoi posti di lavoro altamente qualificati e ne rafforzi la competitività internazionale".
Trasformazione ecologica, creazione di posti di lavoro di alta qualità, innovazione e formazione, sviluppo urbanistico: queste alcune sfide elencate nel documento comune di organizzazioni sindacali e Assoimprenditori, per affrontare le quali, il contributo dell'industria come motore dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico sarà determinante.
Nel documento viene ribadita la centralità dell'industria per l'Alto Adige in termini di creazione di valore, occupazione, investimenti, internazionalizzazione e innovazione: questo settore genera il 22,9 per cento del PIL altoatesino, occupa oltre 50.000 persone, contribuisce per l'85 per cento all'export provinciale e assicura oltre il 70 per cento degli investimenti in ricerca e sviluppo. (ANSA).