"L'Italia persegue una politica di simbolismi nazionalisti"
(ANSA) - BOLZANO, 16 SET - Gli schuetzen tornano a occuparsi dei cosiddetti 'relitti fascisti' in Alto Adige in una lettera aperta, indirizzata tra l'altro ai governi di Roma e Vienna, come anche al segretario generale delle Nazione unite e alla commissione europea. I cappelli piumati contestano le "falsificazioni nazionaliste della storia, come i nomi delle località, delle strade e delle piazze fascisti". Sono - si legge nel documento - "completamente fuori luogo nella Europa del 21/o secolo e dovrebbero essere democraticamente eliminati nell'interesse della popolazione locale", affermano gli schuetzen.
"L'Italia persegue ancora in Alto Adige una politica di simbolismi nazionalisti, che comprende monumenti, rifugi e infrastrutture militari e che è del tutto anacronistica e insensibile", dice il comandate Roland Seppi. Per questo motivo gli schuetzen organizzano per il primo ottobre nel capoluogo altoatesino una sfilata e una manifestazione per ricordare i "100 anni della marcia dei fascisti su Bolzano. 100 anni fa i fascisti spodestarono l'ultimo sindaco tedesco di Bolzano, Julius Perathoner, e prepararono con un golpe l'italianizzazione dell'Alto Adige". In questa occasione verrà presentato un "manifesto per la giustizia storica in Alto Adige", così gli schuetzen. (ANSA).