Rogo a Bolzano, danni al bosco protettivo per la città

Trentino Alto Adige

Sopralluogo del servizio forestale e dei vigili del fuoco

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(ANSA) - BOLZANO, 15 LUG - "Ci sono certi sospetti che l'incendio sul Monte Tondo a Bolzano non sia partito naturalmente, soprattutto perché è divampato - in 3-4 punti diversi nello stesso momento. Resta perciò un gran dubbio", lo dice Rainer Ploner, direttore del distretto forestale Bolzano 1, dopo un sopralluogo sulle passeggiate di Santo Osvaldo.
    "Il rogo - spiega Ploner - non ha avuto solo un impatto sulla natura ma anche sulle infrastrutture. Essendo un bosco di protezione con delle case a valle, con l'incendio ha perso almeno in parte la sua funzione protettiva". "Nelle prossime 2-3 settimane si capirà se gran parte delle piante riescono a sopravvivere o meno. Il bosco non sembra distrutto del tutto e i tronchi degli alberi hanno comunque una funzione protettiva", aggiunge l'esperto.
    Thomas Sparber, capo plotone dei vigili del fuoco volontari di Bolzano, durante il sopralluogo ha illustrato le difficoltà di un intervento del genere. "Il primo problema è localizzare tempestivamente l'esatto luogo del rogo. La seconda difficoltà è raggiungerlo visto che spesso si trova in una zona impervia non troppo vicina al sentiero. La terza difficoltà è portare l'acqua per l'operazione di spegnimento sul posto dell'incendio che spesso è lontana dal luogo", afferma. (ANSA).
   

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