Caldo, rischi sui luoghi di lavoro: cresce l'informazione

Trentino Alto Adige
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Campagna della Fim Cisl in Trentino: aziende più attente

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(ANSA) - TRENTO, 01 GIU - Funziona - pur permanendo zone d'ombra - la campagna avviata nel 2017 dalla Fim Cisl sui rischi legati al caldo nei luoghi di lavoro. Lo scrive in una nota il segretario di categoria, Paolo Cagol, che ha illustrato i risultati oggi nel corso del consiglio generale.
    Rispetto alla prima campagna del 2017 gli intervistati che dichiarano di non aver ricevuto nessuna informazione sui rischi connessi alle ondate di calore sono passati da più del 70% a circa il 30% - si legge nella nota - mentre le aziende in cui non è stata presa nessuna misura di prevenzione sono passate dal 45% al 26%. In particolar modo sono stati implementati interventi di immediata operatività come: aumento delle pause, distribuzione di bevande, installazione di impianti localizzati di areazione, modifica dell'orario di lavoro. In alcuni casi di è intervenuti climatizzando alcune aree e predisponendo idonee aree per il riposo e recupero. Particolarmente sentito il disagio per l'uso costante delle mascherine (per quasi il 45% degli intervistati), che è stato prorogato al mese di giugno in attesa di eventuali nuove disposizioni del protocollo nazionale Covid.
    Importante è stato anche il lavoro di coinvolgimento dei medici competenti nella sorveglianza dei soggetti fragili, in genere trascurata rispetto al rischio specifico del caldo. Sono state inoltre fornite ai rappresentanti sindacali di recente elezione - prosegue la Fim Cisl - le stazioni igrometriche per la rilevazione di temperatura e umidità nelle postazioni di lavoro, al fine di documentare eventuali situazioni di elevato grado di rischio. (ANSA).
   

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