Previsti progetti per realizzare piccole coltivazioni in Benin
(ANSA) - BOLZANO, 17 MAG - "È urgente mettere in campo iniziative per aiutare l'Africa a far fronte alle ripercussioni economiche della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina". Lo afferma il Gruppo Missionario "Un pozzo per la vita" Merano che, come è emerso alla sua assemblea annuale, su richiesta di alcune diocesi del Benin, sta mettendo a punto dei progetti per sostenere, con la realizzazione di perforazioni per l'acqua potabile e sistemi di irrigazione, piccole produzioni agricole nei villaggi.
La crisi economica provocata dal conflitto, spiega l'organizzazione di volontariato fondata da Alpidio Balbo, provoca non solo la "riduzione delle donazioni che, ovviamente, in una situazione come l'attuale si spostano verso l'aiuto ai rifugiati, ma anche il peggioramento delle condizioni di vita nei Paesi in cui opera il GMM che richiederebbe un potenziamento degli interventi di solidarietà". Ad esempio, da un paio di mesi, in Benin, beni di prima necessità come il pane hanno subito forti aumenti, fino al 50 per cento, mentre, è diventato difficile reperire carburanti. Di qui, la richiesta della chiesa locale, in particolare delle diocesi di Abomey e Natitingou, di sostenere progetti, che sono in via di definizione, per la realizzazione di coltivazioni che possano soddisfare i bisogni alimentari in alcuni villaggi.
All'assemblea è stato fatto anche il punto sui progetti realizzati lo scorso anno e previsti per quello attuale. In particolare, per ciò che riguarda l'acqua, nel 2021, anche con il contributo della Provincia di Bolzano, sono state costruite otto perforazioni in altrettanti villaggi, mentre altre sette sono in cantiere per il 2022. (ANSA).