I dati del report annuale, 1.726 casi su un milione di dosi
(ANSA) - TRENTINO, 04 MAR - Su oltre un milione di dosi di vaccini anti Covid-19 somministrate in Trentino, sono state segnalate 1.726 reazioni avverse, con un tasso di segnalazione dello 0,17%. Di queste, l'83% si riferisce a reazioni non gravi, come dolore o gonfiore nel punto dell'iniezione, febbre, astenia-stanchezza, dolori muscolari. È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti Covid-19, pubblicato dal Centro provinciale di farmacovigilanza trentino.
I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa arrivate al Centro provinciale e inserite nella Rete nazionale di farmacovigilanza (Rnf) nell'anno di campagna vaccinale dal 27 dicembre 2020 al 26 dicembre 2021 per i quattro vaccini utilizzati durante la campagna. Si parla di segnalazioni di farmacovigilanza e non di effetti collaterali accertati. Le segnalazioni analizzate in questo report provengono per il 66% da medici, per il 22% dai cittadini e per l'1% dai farmacisti.
Sia in Trentino sia a livello nazionale, Pfizer è stato il vaccino più utilizzato (70% circa delle dosi), seguito da Moderna (18,3%), Astrazeneca (11,2%) e Janssen (1,4%). Per tutti i vaccini il tasso di segnalazione è più elevato con la prima dose, rispetto a quelle successive. Il tasso di segnalazione è più che doppio tra le donne rispetto ai maschi, indipendentemente dal tipo di vaccino. In Trentino, si riscontra una quota di reazioni gravi pari al 17% del totale delle segnalazioni. Quasi il 5% delle segnalazioni a livello nazionale (quasi il 6% in Trentino) riporta l'ospedalizzazione. I vaccini a vettore virale presentano un tasso di segnalazioni rilevanti o gravi maggiore, rispetto ai vaccini a mRNA.
Dei nove casi di decessi post-vaccino segnalati in Trentino, sei riguardano uomini. Nessun caso - secondo lo studio - è correlabile con la vaccinazione. (ANSA).