"Gesto forte che voleva colpire un luogo simbolico"
(ANSA) - TRENTO, 25 GEN - Il Coordinamento studentesco Trento ha rivendicato, attraverso una nota, la responsabilità dell'imbrattamento del palazzo che ospita il Dipartimento istruzione e cultura della Provincia autonoma di Trento.
"La scorsa notte abbiamo deciso di lanciare un messaggio chiaro a chi ci governa e alla componente studentesca trentina, lo abbiamo fatto sanzionando il Palazzo dell'istruzione, in via Gilli. Un gesto forte che voleva colpire un luogo simbolico: l'attacco non è rivolto ai lavoratori e alle lavoratrici degli uffici del dipartimento, ma a un sistema scolastico che ogni giorno vorrebbe che abbassassimo la testa di fronte a leggi infami come la 107 del 2015 (cosiddetta Buona scuola)", si legge nel testo.
Il coordinamento riporta anche il collegamento a un video caricato su Facebook in cui si vedono alcuni giovani incappucciati che lanciano la vernice rossa sull'ingresso del palazzo e tracciano sul retro dell'edificio la scritta "A Lorenzo, morto di Pcto".
"I Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) vengono infatti proposti dalle istituzioni come un'opportunità di vedere da vicino il mondo professionale, ma in realtà troppo spesso non sono altro che forme di lavoro non retribuito obbligatorio, senza il quale non si può nemmeno conseguire la maturità", prosegue la nota. (ANSA).