Studio Euricse: famiglie cooperative unico negozio in 200 paesi
(ANSA) - TRENTO, 12 GEN - Nel 2020 le imprese cooperative e le mutue trentine hanno generato complessivamente 1,6 miliardi di euro di valore aggiunto. Lo si evince dallo studio di Euricse sullo stato di salute della cooperazione trentina. Durante la pandemia alcuni settori hanno sofferto più di altri, come ad esempio quello di produzione lavoro e sociali. Diversamente, le cooperative di consumo e agricole sono riuscite a garantire continuità di produzione proprio grazie alla natura di prima necessità dei prodotti e dei servizi offerti.
Sul piano dell'innovazione - accelerata proprio dalla crisi sanitaria - sei cooperative su dieci tra il 2020 e il 2021 hanno introdotto una o più innovazioni. Le coop agricole hanno puntato molto sul tema ambientale: si segnalano quote di produzione con metodo biologico particolarmente significative in 4 coop su 10 nell'ortofrutticolo e 1 su 5 nel vitivinicolo. Per quanto riguarda le cooperative sociali e di lavoro gli investimenti si sono focalizzati su digitalizzazione e formazione dei lavoratori.
Sul fronte delle cooperative di consumo, nel 2020 le famiglie cooperative gestivano 355 punti vendita distribuiti in oltre il 90% dei comuni (153 comuni su 166). Di questi, più di 200 negozi rappresentavano l'unico esercizio del paese e in 92 comuni le famiglie cooperative operavano come unico negozio alimentare di prossimità. Tra il 2019 e il 2020 il fatturato è aumentato in oltre il 90% delle realtà intervistate. Spostandosi sul credito cooperativo, gli sportelli delle Bcc-Cr rimangono quelli più presenti in Trentino, rappresentando il 63,9% del totale degli sportelli bancari. In 112 comuni le Casse rurali rappresentano l'unico sportello bancario. (ANSA).