L'Autobrennero sempre più smart, "parla" con i veicoli

Trentino Alto Adige

Presentati i risultati del progetto sperimentale C-Roads Italy

(ANSA) - TRENTO, 16 SET - Moltiplicare la capacità delle infrastrutture autostradali esistenti ("ma realizzarne di nuove non deve essere un tabù") e azzerare l'incidentalità senza consumare suolo. È l'obiettivo ambizioso che si pone la rete autostradale italiana attraverso l'utilizzo della tecnologia C-Its, ovvero i sistemi di trasporto intelligenti cooperativi che permettono alle infrastrutture di "parlare" con i veicoli e di far comunicare i veicoli fra di loro. Lo ha detto Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero Spa e recentemente eletto presidente di Aiscat, nel corso del convegno "C-Its Roadshow", organizzato a Trento a conclusione dei quattro anni di sperimentazione che ha visto protagonista proprio Autobrennero.
    "Insieme alla diffusione di veicoli elettrici, a idrogeno e a batteria, si tratta del campo in cui agire con determinazione per rivoluzionare, nei prossimi anni, il comparto autostradale.
    A questo - ha aggiunto Cattoni - va affiancata una sinergia virtuosa con la ferrovia". Cattoni ha ricordato quanto i temi della mobilità, in una chiave di transizione ecologica, siano al centro del Pnrr e il ruolo innovativo che le autostrade italiane (vedi Telepass e Tutor) hanno sempre avuto in Europa.
    Il presidente di A22, Hartmann Reichhalter ha sottolineato "la soddisfazione per un'evoluzione dei trasporti che, insieme all'alta velocità ferroviaria e al diffondersi di veicoli elettrici, ci consentirà di spostarci lungo il corridoio del Brennero senza impatti negativi per l'ambiente e le persone che vi abitano".
    Il C-Roads Italy fa parte di un ambizioso progetto europeo che punta, utilizzando il C-Its, ad un'interconnessione tra veicoli e tra veicoli e infrastruttura, utilizzando una base uniforme per tutta l'Unione europea. Non è un caso che Autobrennero sia stata al centro di questa sperimentazione, considerando il ruolo chiave che ha - lo ha sottolineato Cattoni - in quell'enorme sistema economico sull'asse Mediterraneo-Europa che vede al centro Germania e Italia.
   Uno dei filoni sviluppati in questi quattro anni riguarda il protocollo di trasmissione dei messaggi attraverso un server C-Its, le 63 Road side unit, installate per la comunicazione a corto raggio e lungo raggio con la collaborazione di Tim. La soluzione sviluppata da A22, oggi standard italiano per la comunicazione ibrida, già oggi consente di comunicare ai computer di bordo dei veicoli informazioni relative ad incidenti, cantieri, meteo avverso e altro ancora. Un sistema che consentirà in futuro di gestire un veicolo come il vagone di un treno, come ha già sperimentato Iveco con il progetto Truck Platooning, ovvero un convoglio di tir guidato solo dal primo e in grado di interagire con il resto del traffico. Sempre nell'ambito di C-Roads Italy, il Centro ricerche Fiat ha testato l'Highway Chaffeur, sistema di automazione dei veicoli che permette di regolare la velocità, mantenere la traiettoria ed effettuare il cambio di corsia in modo automatico.
Insomma, il futuro sull'Autostrada del Brennero è già oggi, come è emerso nel convegno organizzato in collaborazione con i partner del progetto: Iveco, Fca-CRF, Telecom Italia, Autovie Venete, Concessioni Autostradali Venete, Codognotto Italia, Ministero dell’Interno - Servizio Polizia Stradale, Politecnico di Milano, Azcom Technology, North Italy Communications.

Trento: I più letti