Gdf Trento trova 1 kg cocaina in casa assistente scolastico

Trentino Alto Adige

L'uomo aveva anche richiesto il reddito di cittadinanza

(ANSA) - TRENTO, 23 MAR - Aveva chiesto il reddito di cittadinanza ma il suo stile di vita e le spese sostenute risultavano incompatibili sia con il beneficio che con lo stipendio normalmente percepito come collaboratore scolastico.
    Così, un uomo di 57 anni, a seguito di una serie di controlli da parte della Guardia di Finanza di Trento, è stato beccato con oltre un chilo di cocaina in casa e 3.000 euro in contanti e, per questo, è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio. Tutto ha avuto inizio nei mesi scorsi, a seguito di un controllo per la verifica della correttezza dei dati inseriti per la richiesta del reddito di cittadinanza. I finanzieri avevano notato una serie di elementi che, oltre a portare alla revoca del beneficio, indicavano una capacità di spesa non propriamente compatibile con lo stipendio percepito. Venerdì scorso, dopo un pedinamento e un prolungato appostamento nei pressi l'istituto dove l'uomo presta assistenza come collaboratore scolastico, i finanzieri, dopo aver atteso che questi terminasse il turno di servizio, hanno effettuato un controllo. Nel corso dell'identificazione, i cani antidroga Apiol e Gabriel, hanno subito puntato alla tasca dei pantaloni del sospettato che, sentendosi incalzato, ha cercato di disfarsi di 5 involucri con 60 grammi di cocaina purissima. Con la successiva perquisizione domiciliare è stato poi scoperto il resto: un panetto da circa 1 chilo di cocaina purissima, circa 100 grammi di sostanza da taglio, qualche grammo di Mdma e circa 3.000 euro in contanti. La moglie, 47 anni, ha provato a lanciare dal balcone una scatola in latta contenente altre 3 dosi di cocaina, ma senza successo. La droga, che avrebbe consentito di preparare oltre 1.000 dosi ed avrebbe potuto fruttare, sul mercato illecito, oltre 400.000 euro, è stata sequestrata mentre il collaboratore scolastico è stato immediatamente arrestato e condotto nel carcere di Spini di Gardolo, a disposizione dell'autorità giudiziaria. (ANSA).
   

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