Inchiesta sull'inquinamento del Rio Coste e dell'Adige
(ANSA) - TRENTO, 03 FEB - Nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento del Rio Coste e dell'Adige a Rovereto i carabinieri del Noe di Trento hanno sequestrano i pozzi e i campionatori della Suanfarma spa.
Le modalità con cui vengono gestite le acque di scarico dell'impianto farmaceutico di Rovereto di proprietà della multinazionale Suanfarma spa sono finite al vaglio della procura di Rovereto, che ha coordinato l'operato dei carabinieri del Noe di Trento nonché dell'Appa. Come informa il Noe in una nota, "evidenti anomalie in qualche modo riconducibili all'impianto farmaceutico sono state già registrate nel tempo". Solo le recenti indagini, effettuate dal Noe e dall'Appa, anche avvalendosi dell'ausilio di raffinati sistemi di rilevamento termico installati su elicotteri della Guardia Costiera di Sarzana, hanno reso possibile accertare la persistenza degli inquinanti nel fiume Adige e "l'abusivo utilizzo di acque di falda che venivano utilizzate dall'azienda, specie in occasione dei controlli, allo scopo di diluire la concentrazione dei contaminati rilasciati nel Rio Coste e eludendo in tal modo le verifiche analitiche". I responsabili di Suanfarma dovranno ora rispondere non solo del reato d'inquinamento ambientale, ma anche del reato di impedimento al controllo, conclude la nota.
(ANSA).