Salute: pazienti da Emirati al Centro protonterapia a Trento

Trentino Alto Adige
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Accordo con Advanced Care Oncology Center di Al Furjan

(ANSA) - TRENTO, 05 GEN - Al Centro di protonterapia di Trento, dove nel 2015, ad un anno dall'apertura, è stato trattato il primo caso pediatrico in Italia con i protoni e fino ad oggi sono stati curati 1.453 tra bambini e adulti, potranno accedere anche pazienti dagli Emirati Arabi Uniti, soprattutto bambini. Lo prevede l'accordo siglato dall'Azienda sanitaria trentina con l'Advanced Care Oncology Center di Al Furjan, a Dubai.
    Nell'anno appena concluso, nonostante la pandemia, a fine novembre erano stati oltre 300 i pazienti trattati, di cui un terzo in età pediatrica, altri 25 poi sono stati i pazienti provenienti dall'estero, da Austria, Cile, Grecia, Macedonia, Romania, San Marino, Slovenia, Spagna e Ucraina. Il Centro di Trento è una struttura unica in Italia dal punto di vista tecnologico e uno tra gli oltre 80 centri di protonterapia nel mondo. Il trattamento è particolarmente indicato nei casi clinici più complessi, che includono tumori vicini a organi e strutture sensibili, tumori pediatrici o resistenti alla radioterapia convenzionale, anche in combinazione con la chemioterapia o quale trattamento post chirurgico.
    A partire dal 2017, Trento è il primo centro in Europa e secondo al mondo ad aver sviluppato e implementato trattamenti di radiochirurgia con protoni per trattare tumori localizzati in parti dell'encefalo non operabili chirurgicamente. Per i pazienti italiani i cicli di protonterapia sono erogati nell'ambito delle cure previste dal Sistema sanitario nazionale e sono inclusi nei livelli essenziali di assistenza.
    "Protonterapia si conferma sempre più come un investimento strategico, un'eccellenza sanitaria e scientifica al quale fanno ormai riferimento enti e centri sanitari al di fuori dei confini europei. Dobbiamo essere orgogliosi di questa eccellenza trentina, ormai conosciuta in tutto il mondo che, anche durante la pandemia, ha continuato ad erogare un trattamento altamente specialistico per la cura dei tumori, rispettando tutti i protocolli anti Covid", commenta l'assessore provinciale alla Salute, Stefania Segnana. (ANSA).
   

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