Rifugi chiusi pronti a offrire cibo d'asporto
(ANSA) - BOLZANO, 22 DIC - In Austria continua a suscitare polemiche l'apertura dal 24 dicembre degli impianti di risalita, ma con l'obbligo di indossare mascherine Ffp2. Secondo il presidente degli impiantisti tirolesi Franz Hoerl, interpellato dalla Tiroler Tageszeitung, si tratta "di un ulteriore pugno" per la sua categoria. L'obbligo - sostiene - non è controllabile, ma gli impiantisti sono responsabili.
Il suo omologo del land Salisburgo, Erich Egger, contesta sul quotidiano Der Standard che "in metropolitano basta qualsiasi straccio" come mascherina, mentre nelle cabinovie servono le costose Ffp2. Viste le condizioni, a suo avviso, alcuni centri sciistici non apriranno, anche se la maggioranza comunque metterà in funzione gli impianti.
Crea malumori anche la chiusura imposta dal governo ai rifugi. Alcune baite vogliono però offrire cibo d'asporto, visto che è consentito ai ristoranti a valle. Egger prevede perciò una braccio di ferro legale. (ANSA).