
Per operatori sanitari, imprese, famiglie, cittadini e scuola
(ANSA) - TRENTO, 19 NOV - Per l'azione di contrasto alla crisi legata al Covid-19 il Trentino ha investito 51 milioni di euro, provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e dal Fondo sociale europeo (Fse), a favore di operatori sanitari, imprese, famiglie, cittadini e sistema scolastico.
Lo rende noto la Provincia precisando che lo stato di avanzamento dei programmi operativi nel 2019 e 2020 sono stati al centro della riunione del Comitato congiunto di sorveglianza, convocata nei giorni scorsi per la prima volta in videoconferenza, introdotta dall'assessore allo sviluppo economico della Provincia di Trento, Achille Spinelli, e presieduta da Nicoletta Clauser, responsabile del Servizio Pianificazione strategica e programmazione europea della Provincia, nella sua veste di Autorità di gestione.
Il totale delle risorse stanziate con i due programmi è pari a circa 220 milioni di euro in sette anni: in gran parte - sottolinea la Provincia - si tratta di risorse provenienti da Bruxelles, ma anche da Roma, a cui si aggiunge una quota provinciale distribuita sui vari assi e sulle azioni via via programmate dal parternariato, ovvero dai diversi soggetti coinvolti.
Il Comitato di sorveglianza dei fondi strutturali vede la partecipazione di rappresentanti della Commissione europea, dei ministeri competenti e delle parti economico-sociali e rappresentati del Consorzio dei Comuni e delle strutture provinciali interessate. (ANSA).