Al via alla Fondazione Mach la sperimentazione in quarantena
(ANSA) - TRENTO, 11 AGO - A due mesi dall'autorizzazione ministeriale per l'importazione su parere espresso dal Servizio agricoltura-Ufficio Fitosanitario della Provincia autonoma di Trento, il Ganaspis brasiliensis, il parassitoide che servirà a combattere la Drosophila suzukii, è arrivato oggi in Italia per iniziare la sperimentazione alla Fondazione Edmund Mach (Fem) che coordina il programma a livello nazionale.
L'antagonista esotico è stato prelevato, seguendo tutte le misure di sicurezza previste dai regolamenti, dai laboratori del Cab International, centro di ricerca svizzero con cui Fem si coordina a livello internazionale nell'ambito della lotta alla Drosophila suzukii, il moscerino dagli occhi rossi che si nutre della polpa della frutta rossa prima che giunga a maturazione.
Ora per il Ganaspis inizia il periodo di sperimentazione in quarantena. Il prossimo passo sarà la presentazione dello studio del rischio che valuti l'impatto del parassitoide sugli ecosistemi locali in caso di liberazione sul territorio. Tale studio - sottolinea Fem - è un requisito fondamentale per ottenere l'autorizzazione al rilascio e verrà presentato alle autorità preposte entro la primavera 2021.
In questo lavoro Fem integrerà gli studi già svolti presso Cab e negli Stati Uniti prendendo in considerazione le condizioni ecologiche specifiche degli ambienti italiani. Per dare maggior rilevanza allo studio, la Fondazione Mach ha creato un gruppo di lavoro coinvolgendo nel progetto il Crea Firenze e numerose università e istituti di ricerca sparsi sul territorio nazionale e assumendo il ruolo di coordinatrice dei lavori. Una volta approvato lo studio del rischio, si potrà procedere all'avvio di un programma di lotta biologica per il controllo su scala territoriale di Drosophila suzukii, analogo a quello già partito nei confronti della cimice asiatica con la vespa samurai. (ANSA).