Fase 2: prime messe con guanti e mascherine a Bolzano

Trentino Alto Adige

Il parroco, viviamo la fede nelle circostanza che ci sono date

(ANSA) - BOLZANO, 18 MAG - "Viviamo tempi particolari ed il problema è vivere la nostra fede dentro le circostanze in cui il Signore ci pone": sceglie con cura le parole il parroco, don Giampaolo Zuliani, per l'omelia della prima messa celebrata dall'inizio del lockdown nella chiesa di Don Bosco a Bolzano. Ed ai circa trenta fedeli presenti non sfugge certo che le circostanze sono le mascherine che indossano, i nastri biancorossi che limitano l'accesso ai banchi a non più di cento persone, i guanti e la mascherina indossati dal sacerdote al momento della distribuzione dell'eucarestia che si svolge con l'assistenza di volontari per assicurare il distanziamento anche in quella fase della celebrazione. Niente di insuperabile, spiega uno dei fedeli all'uscita: "In questi due mesi abbiamo potuto assistere sempre alla messa grazie alla tv o ad internet, ma era forte il desiderio di poter ricevere la comunione corporalmente, insieme alla comunità e ora finalmente è possibile". Le messe di questa settimana, nella parrocchia bolzanina, come nelle altre, saranno un po' una prova generale per preparare le celebrazioni del prossimo fine settimana.
    "Nella chiesa abbiamo ricavato per ora 100 posti - spiega don Zuliani - ma sabato e domenica disporremo delle sedie anche nel cortile e, grazie agli altoparlanti, sarà possibile seguire la messa anche dall'esterno, mantenendo sempre la distanza.
    Bisognerà avere pazienza, perché ci saranno tempi più lunghi, in particolare al momento della comunione, ma ce la faremo".
    (ANSA).
   

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