Coronavirus: indagato direttore As Alto Adige per dpi cinesi

Trentino Alto Adige
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Ipotesi mancata attestazione del materiale protettivo

(ANSA) - BOLZANO, 17 APR - Prosegue l'inchiesta della procura di Bolzano sulle mascherine protettive di fabbricazione cinese.
    Il Nas ha effettuato sequestri a campione dei dpi contestati negli ospedali altoatesini. Per il momento risulta unico indagato il direttore generale dell'Azienda sanitaria altoatesina Florian Zerzer. La procura di Bolzano ha confermato all'ANSA la notizia diffusa dai quotidiano Alto Adige e Corriere dell'Alto Adige. Viene ipotizzata la violazione dell'articolo 14 del decreto legislativo 475/1992 e la mancata attestazione di conformità del materiale protettivo. Nei giorni scorsi l'Azienda sanitaria aveva sospeso la distribuzione delle mascherine, in attesa di un parere dell'Inail.
    L'iscrizione - precisa la procura - è un atto dovuto di garanzia nei confronti di Zerzer, anche in vista delle consulenze tecniche sulle dpi. "L'iter è stato rispettato: in prima battuta ho inviato la documentazione all'Inail che è stata rifiutata perché mancava la traduzione. Ora abbiamo inviato i documenti mancanti ma l'Iter è stato rispettato", ribadisce Zerzer al Corriere dell'Alto Adige. "Non potevo rischiare di lasciare il personale senza protezioni: chiunque cerca di procurarsi mascherine sa che i prezzi sono alle stelle e le forniture garantite. Quando si sono palesati i primi difetti ho invitato il personale ad utilizzarle con attenzione", afferma il direttore generale dell'Azienda sanitaria. (ANSA).
   

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