Malore per il primo, dopo 10 giorni altro cade mentre arrampica
(ANSA) - TRENTO, 07 APR - Nel giro di una decina di giorni due fratelli trentini, entrambi guide alpine ed esperti alpinisti, sono stati soccorsi mentre facevano attività all'aperto e rischiano sanzioni per non aver rispettato i divieti. Non il massimo dell'esempio da parte di due professionisti del settore in un momento in cui uscire di casa è limitato alle esigenze essenziali e lo sport è sostanzialmente proibito, non solo per il rischio di contagio dato dalla pandemia da Covid 19, ma anche per non sovraccaricare le strutture ospedaliere, già oberate di lavoro, in caso di infortuni.
Il primo dei due è stato recuperato lo scorso 21 marzo nella zona di Passo Campo Carlo Magno, dove si era diretto per una passeggiata sulla neve. Un malore però lo aveva colto all'improvviso ed era stato salvato grazie ad alcune persone uscite con il cane a fare due passi. L'uomo, recuperato in elicottero, era stato trasferito prima a Tione e poi all'ospedale di Trento. La guida alpina aveva anche chiesto scusa per il suo gesto, che però non deve aver influenzato più di tanto il fratello, guida alpina pure lui. Questi, ieri pomeriggio, è scivolato per diversi metri mentre stava praticando in solitaria la scalata di una parete di roccia utilizzando l'attrezzatura da ghiaccio in una falesia nei pressi di Madonna di Campiglio. Raggiunto dai soccorritori e dall'equipe medica e, con il verricello, portato a bordo dell'elicottero, l'uomo è stato trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento. Sull'episodio, che tiene banco sui siti specializzati in alpinismo e montagna, è intervenuto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha sottolineato come il protagonista dell'episodio abbia non solo contravvenuto alle norme sul coronavirus, ma costretto i soccorritori del '118' ad un intervento da evitare in tempi di emergenza sanitaria. (ANSA).