Denunciato anche 60enne che aspettava pullman per le Viote
(ANSA) - TRENTO, 24 MAR - Nonostante i ripetuti appelli, c'è ancora chi non ha percepito la gravità della situazione e, anziché restare in casa, esce per i motivi più svariati, ma nemmeno lontanamente accettabili. Ne sanno qualcosa i carabinieri, che hanno svolto i consueti controlli per verificare il rispetto delle disposizioni per contenere l'epidemia di Covid 19. Il caso più curioso è quello di un roveretano che ha auto certificato il falso dichiarando di essere stato presso l'ospedale Santa Chiara per la nascita della figlia. I carabinieri hanno inoltre denunciato un sessantenne che era in stazione in piazza Dante: l'uomo attendeva il pullman per le Viote del Bondone poiché aveva bisogno di "farsi un giro".
Ma c'è anche chi si è spostato da Trento e da Povo verso Cadine per far acquisti di alimenti. Fermato anche un camperista modenese che era fermo nei pressi del lago di Terlago e due marocchini all'interno dei parchi di Santa Chiara e Santa Croce, in attesa di incontrare altri connazionali.
Denunciato anche un uomo che era intento a lavare l'auto in un autolavaggio di Mezzocorona. Stessa sorte per i tanti a piedi o in bicicletta che passeggiavano nei propri comuni o in quelli limitrofi senza alcun valido motivo. A Canazei, uno dei comuni trentini più colpiti dal contagio, il gestore di un bar è stato denunciato perché, malgrado la chiusura del locale, sabato pomeriggio aveva invitato gli amici. Il gestore dell'esercizio è stato segnalato anche al Commissariato del governo per la sospensione dell'attività. (ANSA).