Due uomini e una donna trovati con un chilo d'oro
(ANSA) - TRENTO, 23 DIC - La Squadra mobile della Questura di Trento, d'intesa con la Procura della Repubblica, ha arrestato per il reato di ricettazione tre cittadini stranieri, due uomini ed una donna, rispettivamente di 28, 31 e 26 anni, tutti di nazionalità albanese, residenti a Milano e Trento. Il blitz odierno, denominato "Secure Christmas", è scattato in seguito alla strategia di contrasto ai furti e rapine voluta dal questore di Trento ed è scattato proprio dopo la serie di furti degli ultimi giorni nel capoluogo.
La banda - secondo gli investigatori composta da una donna e due uomini, ma non si esclude che vi possano essere altri complici in fuga dopo l'intervento di stamattina - aveva stabilito la propria base logistica in un appartamento in località Martignano. All'interno dell'appartamento sono stati trovati diversi monili in oro (anelli, collane e braccialetti) per un peso complessivo di circa 1 chilogrammo. Gli agenti hanno trovato e sequestrato anche 25 proiettili calibro 7.65.
Nel corso dell’operazione degli agenti della Questura di Trento sono stati rivenuti anche circa 1.000 euro in contanti e 7.000 franchi svizzeri, nonché guanti, passamontagna ed attrezzi per smontare pietre preziose e porte di appartamento. All’esterno dell’abitazione i tre avevano installato un efficiente sistema di videosorveglianza. Gli investigatori della Squadra mobile proprio per impedire di essere visti dai tre, hanno atteso che uno dei componenti della banda uscisse di casa e solo a quel punto è scattata l’irruzione. D’intesa con la Procura, nei prossimi giorni, verranno esaminati i telefoni sequestrati ai due uomini ed alla donna, per risalire ad altri complici nonché verificare se i tre si trovassero nei luoghi ove sono avvenuti alcuni furti negli ultimi giorni. "È la risposta giusta che bisognava dare alla città e ai suoi cittadini. Vorrei anche fare i complimenti ai miei uomini che in quetsi ultimi giorni hanno sacrificato tante giornate e tante nottate per cercare di risolvere il caso", dice all'ANSA il capo della Squadra mobile di Trento, il vicequestore Tommaso Niglio.