Replicati i prioni, proteine del 'morbo della mucca pazza'

Trentino Alto Adige
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Studio dell'Università di Trento con Canada e Spagna

(ANSA) - TRENTO, 12 LUG - Per la prima volta al mondo è stato realizzato un modello computazionale realistico che spiega il meccanismo di replicazione del prione, una proteina tossica che a metà degli anni Novanta è diventata famosa in tutto il mondo in quanto responsabile del "morbo della mucca pazza". A descrivere il modello sulle pagine di Plos Pathogens è stato il gruppo di ricerca dell'Istituto Telethon Dulbecco dell'Università di Trento con il dipartimento di Fisica dello stesso ateneo. Lo studio, in collaborazione con altri due centri accademici in Spagna e Canada, permetterà di andare alla ricerca mirata di farmaci in grado di contrastare gravi malattie neurodegenerative ad oggi incurabili. "Per la prima volta siamo riusciti a ricostruire il modo con cui i prioni riescono a replicarsi e contiamo di sfruttarlo per costruire razionalmente molecole in grado di bloccarne la replicazione e arrestarne il processo neurodegenerativo", spiega lo studente del Cibio Giovanni Spagnolli.
   

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