'Voglio la verità'. Nella tragedia morì anche cugina dell'atleta
(ANSA) - TORINO, 19 FEB - "Ho iniziato a scontare la mia pena il giorno dell'incidente". Così Monica Lorenzatti, 51 anni, mamma di Gioia Casciani e zia di Ginevra Barra Bajetto, pattinatrici di 9 e 17 anni morte il 27 ottobre 2017 sull'Autostrada del Brennero. Nello schianto è rimasta ferita anche la sorella di Monica, ancora in coma. Lorenzatti era alla guida della sua auto, quando è finita contro un tir. Per il conducente del mezzo pesante è stata chiesta l'archiviazione; la donna sarà processata per omicidio stradale plurimo e lesioni stradali gravissime.
"Mi sentirò sempre responsabile per la morte di mia figlia e di mia nipote, è la mia condanna", afferma all'ANSA la Lorenzatti. "Se fossi partita dopo, se mi fossi fermata all'area di servizio o se fossi stata in un'altra corsia...- dice - Ma con i 'se' non riporterò indietro mia figlia". La donna ha scelto il rito ordinario, a Trento, rifiutando sconti di pena.
"Lo devo a mia figlia - spiega - E' la strada più rischiosa, ma non pretendo l'assoluzione, cerco la verità".