Studio di Fondazione Kessler pubblicato su rivista Pnab
(ANSA) - TRENTO, 26 NOV - Il virus dell'influenza, in particolare un nuovo ceppo pandemico, può essere trasmesso a molte più persone, e in definitiva diffondersi molto più velocemente nella popolazione all'inizio dell'epidemia rispetto a quanto predetto dalla teoria tradizionale. Le cause di questa accelerazione sono da ricercarsi nella struttura dei contatti tra individui (con quante persone veniamo in contatto in un giorno, per quanto tempo, dove), o meglio nelle differenze sostanziali di queste strutture da individuo ad individuo.
Lo dice uno studio di due ricercatori della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento, Stefano Merler e Marco Ajelli, pubblicato dalla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).