L’omicidio è avvenuto il 4 settembre 2018. L’imputato, un pensionato di 74 anni, si è sempre dichiarato innocente. I suoi avvocati dopo la sentenza: “Il processo non è finito, c’è ancora un grado di giudizio”
La corte di Assise di Appello di Torino ha ridotto a 24 anni di carcere la condanna per G.P., pensionato 74enne processato con l'accusa di aver ucciso a Vercelli l'artigiano Antonello Bessi. In primo grado, il 9 dicembre 2020, all'imputato era stato inflitto l'ergastolo.
Gli avvocati: “Continuiamo a sostenere innocenza imputato”
Secondo quanto affermato in aula dagli avvocati difensori, Francesca Orrù e Maria Grazia Ennas, nel corso del procedimento non sono stati approfonditi alcuni elementi importanti, tra cui la deposizione di un teste che vide Bessi prima della morte e la circostanza che dal registratore di cassa e dal marsupio della vittima non era stato portato via del denaro. "Noi - hanno commentato dopo la sentenza - continuiamo a sostenere che G.P. non è colpevole. Leggeremo le motivazioni e vedremo. Il processo non è finito: c'è ancora un grado di giudizio".
L’omicidio
Il delitto è del 4 settembre 2018, giorno in cui Bessi, riparatore di biciclette, fu trovato senza vita nel suo laboratorio, trafitto da una dozzina di coltellate. La prima ipotesi fu di un omicidio a scopo di rapina. Il pensionato, che conosceva la vittima, ha sempre sostenuto di essere innocente.