L'uomo è stato ucciso da un colpo di pistola alla tempia, dopo aver riportato a casa l'amica, che aveva accompagnato a fare la spesa
"Massimo era stupendo, troverò chi l'ha ucciso. Lo stalker? Non esiste...". Lo sostiene in un' intervista a La Stampa una sua amica, Patrizia. L'ultima persona ad avere visto in vita domenica Massimo Melis, l'operatore della Croce Verde trovato senza vita nella propria auto lunedì scorso in via Gottardo a Torino. (LE INDAGINI)
L'omicidio
L'uomo è stato ucciso da un colpo di pistola alla tempia, dopo aver riportato a casa l'amica, che aveva accompagnato a fare la spesa. "Di che cosa è successo domenica non me la sento di parlare, sono ancora troppo sconvolta - sostiene nell'intervista - Rivedo in continuazione davanti a me il suo viso senza vita. Non potrò mai dimenticare...". Le indagini stanno seguendo una pista: porta a un uomo di 62 anni già noto alle forze dell'ordine. L'amica, barista nel locale di famiglia, aveva confidato a Melis di essere angosciata dal comportamento di "un conoscente". "Non è così, nessuno mi dava fastidio", sostiene Patrizia. "Ho 40 anni, non avrei mai dato retta a un sessantenne", aggiunge. Per lei "Massimo era un amico insostituibile che adesso non c'è più". "Il mio desiderio è di vedere davanti a me quell'assassino, voglio giustizia - conclude - Massimo era un uomo buono, non meritava una morte così".
Sabato i funerali
Si svolgeranno sabato a Torino i funerali di Melis. A renderlo noto la Croce Verde, dove l'uomo lavorava come autista e soccorritore, con un post sulla pagina Facebook. "Siamo tutti solcati da una ferita profonda e ci stringiamo in un abbraccio che unisce la nostra associazione e la famiglia di Massimo - scrivono - Sabato potremo salutarti come meriti e lasciare che il nostro affetto per te sostituisca ogni ulteriore parola superflua. Ti vogliamo e ti vorremo bene per sempre".