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È terminato il rave party alle porte di Torino: identificate oltre 3mila persone

Piemonte
©Ansa

Le forze dell'ordine sono entrate nell'area questa mattina e hanno identificato e allontanato gli ultimi giovani rimasti all'interno

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Il rave party illegale iniziato sabato notte tra Nichelino e Borgaretto, alle porte di Torino, è finito. Le forze dell'ordine sono entrate nell'area questa mattina e hanno identificato e allontanato gli ultimi giovani rimasti all'interno. 

La situazione nell'ex capannone industriale

Nell'ex capannone industriale Fiat sono stati trovati cumuli di rifiuti e detriti lasciati dagli amanti della musica techno. Quando polizia e carabinieri sono entrati nel capannone hanno trovato montagne di rifiuti, bottiglie in plastica e in vetro, resto di cibi, e la struttura per una gigantesca torta, quella preparata per i 15 anni di attività di un noto sound system torinese, a cui la festa era dedicata. Gli ultimi ravers hanno lasciato il raduno questa mattina, con il filtro della forze di polizia che hanno continuato a identificarli. Complessivamente sono stati annotati i nomi di quasi 3.000 giovani, in gran parte italiani, giunti nel capoluogo piemontese un po' da tutte le regioni, ma molti anche francesi e da altri paesi europei. Fuori dal fabbricato sono rimaste auto e camper abbandonati dai partecipanti al raduno che non avevano potuto rientrare nell'area per gli sbarramenti creati dalle forze dell'ordine.

Il rave party

La musica era proseguita anche per tutta la notte scorsa, sia pure in sordina rispetto ai primi due giorni, e questa mattina erano ancora a centinaia i giovani in giro tra l'ex fabbrica e i boschi circostanti tra Borgaretto e Nichelino, non lontano dalla tangenziale autostradale e dalla monumentale Palazzina di caccia di Stupinigi, residenza reale che fa parte del patrimonio Unesco. Ma nel corso della notte è proseguito il deflusso dei partecipanti al rave che sono stati identificati e controllati ai "check point" predisposti, sin dall'inizio, nell'ambito dei servizi di ordine pubblico coordinati dalla Questura di Torino.