Il corteo degli attivisti, partito dalla sala polivalente di San Didero, ha raggiunto i cordoni di sicurezza delle forze dell'ordine presso il cantiere del nuovo autoporto. I manifestanti hanno cercato di forzare il check point, ma sono stati respinti con una carica di alleggerimento. Ferito un vicequestore
Non accenna a diminuire la tensione in Val di Susa per i lavori del nuovo autoporto. Dopo gli scontri di questa mattina, in serata il corteo degli attivisti No Tav, partito dalla sala polivalente di San Didero, ha raggiunto i cordoni di sicurezza delle forze dell'ordine sulla strada che porta al cantiere. I manifestanti hanno occupato i binari della linea ferroviaria internazionale Torino-Bardonecchia, all'altezza di Bruzolo. Le forze dell'ordine stanno sgomberando i binari.
Lanci di pietre e oggetti
Un primo tentativo di forzare il check point era stato respinto con una carica di alleggerimento. Dopodiché i manifestanti si erano dispersi nei boschi circostanti, da dove avevano lanciato oggetti e pietre, a cui polizia e carabinieri hanno risposto con lacrimogeni e idranti. Un vicequestore è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale. Otre un centinaio i contestatori che si sono divisi tra la strada provinciale 24 e i prati che portano ai sentieri. Momenti di calma si alternano ad altri con tentativi di sfondamento e cariche.
Gli scontri di questa mattina
Le tensioni a San Didero vanno avanti dalle prime ore di questa mattina, quando un gruppo di manifestanti ha provato una prima volta a raggiungere la zona dei lavori del nuovo autoporto, venendo però respinto dalle forze dell’ordine. La scorsa notte, tre agenti sono stati feriti durante i disordini.