Covid Piemonte, Cirio: “Dati zona arancione di settimana scorsa, situazione peggiorata”

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Lo afferma il governatore della Regione: “La situazione mi ha imposto di intervenire, ma è stato fatto in maniera chirurgica individuando due fasce di rischio sulla base dei contagi”. Il presidente chiede di “anticipare il più possibile la valutazione settimanale”

"I dati che ci collocano in zona arancione sono quelli della settimana scorsa, ma la situazione nel frattempo è peggiorata": così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, spiega in un'intervista al Corriere della Sera la necessità della nuova stretta contro i contagi (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

Cirio: “La situazione mi ha imposto di intervenire”

"Chiudere le scuole è il sacrificio più grande, bisogna farlo sulla base di numeri certi e aggiornati. La situazione mi ha imposto di intervenire, ma è stato fatto in maniera chirurgica", afferma, "individuando due fasce di rischio sulla base dei contagi".

“Anticipare il più possibile la valutazione settimanale”

Davanti al nuovo peggioramento, Cirio chiede "di anticipare il più possibile la valutazione settimanale. Il report del venerdì sera per il lunedì non consente di dare il giusto preavviso nel rispetto della vita delle persone e delle imprese. Senza contare che rischia di sottostimare situazioni in cui sarebbe necessario agire sin da subito con misure più restrittive".

“Grande fiducia in Draghi”

"Ho grande fiducia in Draghi e ho registrato già un cambiamento di metodo. L'ultimo decreto non ci è stato comunicato un'ora prima della firma, come spesso è accaduto in passato, ma con 48 ore di anticipo”, afferma Cirio. “Di questo, e della disponibilità ad accettare i suggerimenti delle Regioni, bisogna dare atto ai ministri Gelmini e Speranza".

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