“Attendiamo la decisione del ministero, perché c'è una differenza di interpretazione del Dpcm", ha detto il governatore riferendosi all'ipotesi che la regione resti ancora per una settimana in zona arancione
"Nel cruscotto del Piemonte in questo momento non c'è più una spia accesa, il quadro è da scenario giallo. Attendiamo in serata la decisione del Ministero, perché c'è una differenza di interpretazione del Dpcm", ha detto il governatore Alberto Cirio, a margine di un incontro stampa, sull'ipotesi che il Piemonte resti ancora per una settimana in zona arancione. "Ciò che è in corso di approfondimento - ha detto Cirio - è che il Ministero riterrebbe che i 14 giorni di dati da zona gialla dovrebbero decorrere solo dalla data di rilevamento, che per loro è il 22 gennaio. Facciamo notare che quei dati si riferiscono all'11-17 gennaio”. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI – MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
Cirio: “Responsabilità vuole dire anche chiarezza”
"Sappiamo bene - ha aggiunto Cirio - che questo è il momento della responsabilità, e noi l'abbiamo sempre dimostrata, visto che gli attuali numeri del Piemonte sono anche il frutto del sacrificio di tanti piemontesi e delle tante cose buone fatte dal servizio sanitario regionale. Ma responsabilità vuole dire anche chiarezza. Quello che chiediamo è di sapere se i 14 giorni dall'11 al 24 gennaio, che a noi risulta sono da zona gialla, vengano considerati reali. Se il Ministero invece vuole partire dal 22, cioè dal momento in cui quei dati sono stati certificati, vogliamo capirne le motivazioni". "Chiarezza - ha sottolineato Cirio - vuole anche dire che non si può attendere due giorni prima per dire ai cittadini quale sarà il loro futuro. E' un problema che non riguarda solo questa settimana ma c'è sempre, perché se il meccanismo delle zone funziona, e funziona, deve essere però anticipato nei tempi. Ci serve solo un sì o un no. Lo dico senza nessuna volontà, né polemica né strumentale, ma vogliamo che questa chiarezza ci sia, perché su questo imposteremo il lavoro delle settimane a venire". Il Piemonte, ha ricordato Cirio, "la scorsa settimana, cioè con dati riferiti al periodo 11-17 gennaio, era in scenario 1 con l'Rt a 0,99 e questa settimana ha dati ancora migliori, con l'Rt intorno allo 0,8, l'occupazione sia delle terapie intensive che dei posti letto ospedalieri ordinari sotto soglia".