"In Piemonte - sostiene il sindacato - da dicembre si è assistito a una drastica riduzione dei positivi in isolamento domiciliare, e quindi del totale dei positivi, che non ha paragoni con le altre Regioni. Il crollo dei positivi, non accompagnato da analogo crollo nei ricoveri, ha determinato un'impennata nella percentuale dei ricoverati"
Sarebbero sfuggiti alla rete di controlli per una presunta carenza di tamponi. Lo sostiene il sindacato medico Anaao-Assomed, secondo cui la regione si sarebbe 'persa' quarantamila piemontesi asintomatici ma positivi al Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - MAPPE E GRAFICI). Mettendo a confronto i dati dei contagi e quelli dei ricoveri, "in Piemonte - osserva il sindacato in una nota - calano i positivi al Covid, ma il numero dei ricoveri non segue lo stesso trend".
I dati di Anaao-Assomed
"Attualmente - spiega il sindacato - risulta ricoverato oltre il 19% dei positivi (oltre il 17% includendo gli esiti dei tamponi rapidi), su una media nazionale del 4,5%. Ieri infatti il Piemonte registrava 2705 ricoverati in Medicina e 177 in Rianimazione, a fronte di 14985 positivi al tampone molecolare. In regione - aggiunge - da dicembre si è assistito a una drastica riduzione dei positivi in isolamento domiciliare, e quindi del totale dei positivi, che non ha paragoni con le altre Regioni. Il crollo dei positivi, non accompagnato da analogo crollo nei ricoveri, ha determinato un'impennata nella percentuale dei ricoverati".
"Calano positivi ma non ricoveri"
I dati riportati, secondo Anaao, ricordano "la situazione di marzo, quando tutte le Regioni per carenza di tamponi presentavano un'abnorme percentuale di ricoverati rispetto ai contagi totali, dovuta alla sottostima degli asintomatici". Secondo il sindacato medico, quindi, "l'impennata nella percentuale dei ricoverati si può spiegare solo se in Piemonte esiste da dicembre una variante meno contagiosa ma più aggressiva, cioè che contagia meno ma porta di più al ricovero, oppure se si sono persi migliaia di contagiati asintomatici che non sono stati sottoposti a tampone. Attendiamo con interesse - conclude la nota - una risposta alla nostra speculazione statistica".