Diverse le ipotesi del piano del capoluogo piemontese per la ripresa e il rilancio del commercio nella Fase 2 illustrato in Commissione dall'assessore Alberto Sacco
Una città il più possibile vissuta all'aperto anche per il commercio, non solo per il settore ristorazione, con altre aree pedonali, nuovi orari per alcune attività commerciali e rimodulazione dei turni dei taxi, nuove regole e agevolazioni per dehors e chioschi e per l'utilizzo dei portici, nuovi strumenti di promozione, sviluppo di progetti e-commerce. Sono queste le iniziative, alcune già avviate, e le ipotesi del piano della Città di Torino per la ripresa e il rilancio del commercio nella Fase 2 illustrato oggi in Commissione dall'assessore Alberto Sacco. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
Il piano
In particolare, per quel che riguarda l'occupazione del suolo pubblico il piano prevede la possibilità di "consentire, in via straordinaria e temporanea, che quante più possibili attività economiche possano trovare nel suolo pubblico antistante il proprio esercizio la possibilità di ampliare la superficie destinata alla clientela, per evitare che la necessità del mantenimento delle misure di distanziamento sociale si ripercuota sul volume d'affari".