Coronavirus Piemonte, Cirio su Fase 2: “No take away e seconde case”

Piemonte
Alberto Cirio (ANSA)

Il governatore ha annunciato che anche dopo il 4 maggio non sarà consentito l’asporto nelle attività di ristorazione e non saranno concessi gli spostamenti verso ulteriori abitazioni all’interno della Regione: “Necessario mantenere linea di rigore” 

I take away di cibo resteranno chiusi anche dopo il 4 maggio in Piemonte, giorno in cui scatterà la Fase 2 (LA SITUAZIONE DEI TRASPORTI) in tutta Italia, e non saranno consentiti gli spostamenti verso le secondo case all'interno della regione. Lo precisa il governatore Alberto Cirio, che oggi ha incontrato il Comitato tecnico-scientifico regionale. "I medici e gli scienziati - spiega - ci dicono che è necessario in questo momento mantenere una linea di rigore. Una linea che confermiamo e che va di pari passo con la consapevolezza che il Piemonte ha bisogno di ripartire e di un nuovo equilibrio" (LA DIRETTA).

Cirio: “Necessario essere prudenti”

Il governatore ha dichiarato: "Il Governo, con appositi protocolli di sicurezza, ha dato il via libera alla riapertura delle attività produttive e questo avverrà anche in Piemonte. Ma alla luce dei dati attuali, riteniamo invece necessario nella nostra regione essere prudenti sulle attività sociali e su determinate attività commerciali, come ad esempio il take away, che possono creare situazioni di assembramento difficilmente gestibili, soprattutto nelle grandi città come Torino dove ci sono quartieri in cui si sono già create situazioni complesse dal punto di vista dell'ordine pubblico".
Lo stesso discorso, ha aggiunto Cirio, vale per gli spostamenti verso le seconde case: “Li consentiremo solo in un secondo momento, quando le condizioni lo renderanno possibile. Nei prossimi giorni ci confronteremo con i prefetti e i rappresentanti delle istituzioni locali per analizzare l'evoluzione del contagio e definire le prossime misure".

Torino: I più letti