Coronavirus, produceva mascherine non a norma: denunciato a Bardonecchia
PiemonteL’uomo, un commerciante torinese, le rivendeva poi al dettaglio a prezzi superiori a quelli di mercato. La lavorazione avveniva in pessime condizioni igienico-sanitarie. Dall’inizio dell’emergenza, le fiamme gialle hanno identificato oltre mille persone in Val di Susa
Un commerciante torinese è stato denunciato dalla guardia di finanza di Bardonecchia in quanto produceva e vendeva mascherine fai-da-te non a norma nella propria abitazione. L’uomo, 50 anni, aveva allestito un laboratorio, con tanto di macchina plastificatrice per confezionare i prodotti finiti (compresi i cappellini in carta per uso ospedaliero), che poi piazzava al dettaglio nella località dell'Alta Valle di Susa a prezzi superiori a quelli di mercato. La lavorazione, inoltre, avveniva in pessime condizioni igienico-sanitarie.
La perquisizione
Gli uomini delle fiamme gialle hanno poi perquisito l’abitazione, trovando anche farmaci, parafarmaci e integratori alimentari di dubbia provenienza e dalla composizione sconosciuta per i quali sono in corso ulteriori approfondimenti. L’operazione si è svolta con il coordinamento della procura di Torino e ha portato al sequestro di mille mascherine. Denunciata anche un’altra persona.
I controlli in Val di Susa
Continuano, dunque, i controlli da parte della guardia di finanza in Val di Susa, dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - MAPPE E GRAFICI) sono state identificate oltre mille persone, di cui una sessantina sanzionate per assembramento, mentre circa seimila esercizi commerciali sono stati ispezionati. Tra i casi in cui si sono imbattute le Fiamme gialle della compagnia di Susa e della tenenza di Bardonecchia spiccano il caso dell'uomo che lavava l'automobile più volte al giorno in un'autolavaggio distante parecchi chilometri da casa e quello dell'azienda di costruzioni e di forniture edili che proseguiva l'attività a pieno regime.